Testimonianza di un volontario CARITAS:
Il povero secondo l’ONU è colui che vive con un reddito giornaliero inferiore a un dollaro. La povertà non si ferma alla mancanza di guadagno o di risorse per vivere meglio ma va oltre; il povero è colui che è malnutrito, affamato, escluso, discriminato, non istruito. L’Agenda 2030 è un programma al cui interno vi sono scritti 17 obiettivi per trasformare il mondo in meglio e uno di questi è “sconfiggere la povertà”.
Ci sono tantissime associazioni, no profit e ONG (Organizzazioni Non Governative) che seguono e creano progetti per eliminare la povertà nel mondo. Le organizzazioni migliori sono quelle che promuovono lo sviluppo economico e l’autosufficienza dei Paesi più poveri piuttosto che donare semplicemente denaro e beni costosi. Ci sono centinaia di modi di fare volontariato su scala globale. E’ possibile donare soldi o tempo a organizzazioni che lottano contro la povertà. Facendo volontariato, si va oltre il supportare cause meritevoli combattendo per queste in prima persona.
Nel mio piccolo anche io ho messo a disposizione del tempo facendo volontariato per la CARITAS a Roma (1 anno fa) portando cibo, bevande a numerosi barboni e poveri stanziati vicino una delle stazioni di Roma. Fu una delle esperienze più belle mai vissute. Vedere così tanta gente da vicino che tende la mano chiedendoti da bere o da mangiare è stato straziante. L’emozione più grande che ho provato è stata quella di aver condiviso anche solo un sorriso che è sorgente di amore e permette di vivere nella gioia.
Per un giorno lasciamo in disparte le statistiche; i poveri non sono numeri a cui appellarsi per vantare opere e progetti. I poveri sono persone a cui andare incontro: sono giovani e anziani soli da invitare a casa per condividere il pasto; uomini, donne e bambini che attendono una parola amica
Messaggio di Papa Francesco per la III Giornata del povero