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Polonia – Il sacerdote orionino che ha commosso il mondo

Polonia – Il sacerdote orionino che ha commosso il mondo

Lo scorso 22 giugno a Dąbrówki, sono stati celebrati i funerali di Don Michał Łos, presieduti da Mons. Leszek Leszkiewicz, vescovo ausiliare di Tarnow.

Erano presenti la sua famiglia, oltre 55 sacerdoti e centinaia di fedeli. Erano presenti insieme a Don Fernando Fornerod, Consigliere generale dell’Opera Don Orione, Don Krzysztof Miś e Don Sylwester Sowizdrzał, Provinciale e Vicario della Małe Dzieło Boskiej Opatrzności Orioniści Prowincja Polska, Don Adam Gołębiak e altri membri del Consiglio provinciale polacco. Don Michał Łos è stato poi seppellito nel cimitero parrocchiale di Dąbrówki Breńskich.

Don Michał Łos è morto il 17 giugno nell’ospedale militare di Varsavia. La diagnosi della sua malattia e la prognosi sfavorevole fu chiara sin da Pasqua.  Aveva un grande desiderio di diventare sacerdote nella dedizione a Dio nella sua interezza.  Grazie a una speciale dispensa di Papa Francesco, Michał ha potuto emettere i voti perpetui a un ritmo accelerato, per essere ordinato diaconato e presbitero. È stato sacerdote per 24 giorni ed ha celebrato cinque messe. La sua storia ha commosso e coinvolto il mondo intero.

Don Fernando Fornerod ha portato il saluto del Direttore generale Padre Tarcisio Vieira, del completo Consiglio generale e dell’intera Congregazione. Nel suo messaggio Don Fornerod ha detto «Voglio fare mie alcune parole che ho letto in uno dei tanti messaggi che sono arrivati da tutto il mondo: “Vorrei ringraziare il Signore per questo meraviglioso atto silenzioso di amore, che in mezzo alle tempeste e le difficoltà che attraversiamo, è il segno della presenza umile di Dio”».

«Un’immagine – ha aggiunto – che ha raccontato, più di mille parole, una testimonianza di grande fede. E che tutti così l’hanno interpretata, al punto che a Don Michał non era stata affidata nessuna comunità parrocchiale, ma tanti lo hanno adottato come loro sacerdote e pastore».

«A settimane da quei giorni densi di emozioni e di profonda spiritualità – ha detto commosso – ritornano alla mia mente, forti e profonde le sue parole: “Nulla potrà mai separarmi dall’amare Cristo Gesù”. Un vero e proprio ‘programma di fede’ annunciato dal suo letto di ospedale nel corso della celebrazione della sua prima Santa Messa».

«Il suo sogno più grande – ha proseguito – era, infatti, poter celebrare la Santa Messa, per essere ancora più unito a Cristo, ed è stato Papa Francesco a concedere tutte le dispense necessarie per la sua ordinazione diaconale e sacerdotale, così da permettere a Don Michał di realizzare il suo sogno».

“La sua storia – ha precisato – ha fatto rapidamente il giro del mondo, perché Don Michał ha saputo parlare dal cuore a tanti altri cuori. Sì! siamo certi: Michał ha evangelizzato dal suo letto di ospedale tutto il mondo, vivendo la sua malattia in unità con il Signore».

«La sua testimonianza di fede e di amore per Gesù e le anime – ha concluso – senza dubbi può essere considerata veramente eroica, come quella che solo i santi hanno saputo testimoniare, per spingerci a vivere sempre in comunione con il Signore».

Anche Suor Maria Mabel Spagnuolo, Superiora generale delle Piccole Suore Missionarie della Carità ha inviato un suo messaggio al Direttore provinciale orionino, Don Kristoforo Miś in occasione dell’esequie del religioso orionino scrivendo “Siamo state profondamente commosse con la testimonianza che il caro Don Michał ha dato a tutta la Famiglia orionina e alla Chiesa in queste ultime settimane. Abbiamo seguito e sostenuto con la preghiera il corso della sua malattia e ricevuto con dolore la notizia della sua morte”.

“Allo stesso tempo – aggiunge –  è stata una notizia che ci ha lasciato un senso di pace e letizia celeste perché Don Michał è stato quel “seme di frumento” che muore per avere e dare vita. La sua morte è piena di vita e di risurrezione, la sua morte è piena di luce e di speranza. Mentre vogliamo essere vicine oggi, spiritualmente, a tutti voi, e anche alla famiglia di Michał, ci uniamo alle preghiere di suffragio ma anche al ringraziamento a Dio per ciò che è stata la sua vita, breve ma feconda, come fedele Figlio di Don Orione. Preghiamo per la sua anima candida e pura e chiediamo di intercedere per tutti noi che ancora pellegriniamo, perché possiamo arrivare come lui, a formare parte della schiera dei santi in paradiso”.

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